Descrizione dell’opera:
L’intervento riguarda le opere di consolidamento di una scarpata rocciosa limitrofa al Foro Boario nell’abitato di Castiglion Fiorentino.
Sulla scarpata si sono manifestate situazioni di instabilità con numerosi crolli di materiali lapidei che rappresentano un evidente pericolo per la pubblica incolumità dei fruitori del parcheggio sottostante.
Il progetto prevede la messa in sicurezza della scarpata,
attraverso la posa in opera di una rete di protezione in
aderenza alla parete e la realizzazione di un rilevato in
terre armate affiancato alla scarpata.
Articolazione delle attività:
Sono state previste le seguenti attività preliminari:
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si è preliminarmente proceduto alla caratterizzazione meccanica
dell’ammasso roccioso
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si è proceduto alla realizzazione di una campagna d’indagini
geognostiche costituite da sondaggi, analisi di laboratorio sulle terre;
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quindi si è proceduto alla realizzazione di indagini simiche
costituite da tomografie sismiche e sismica a rifrazione.
Per la progettazione e la definizione localizzativa dell’intervento di chiodatura sono state eseguite verifiche di stabilità della parete rocciosa.
Il progetto ha previsto la realizzazione di sistemi di ancoraggio della
parete rocciosa verificati attraverso il programma di
stabilità degli ammassi rocciosi fino al raggiungimento dei
coefficienti di sicurezza previsti dalla vigente normativa.
II consolidamento del versante è stato realizzato successivamente all’intervento di stabilizzazione attraverso delle chiodature profonde; le modalità della messa in opera delle rete e dei relativi ancoraggi è stata differenziata per due zone distinte della rupe:
Tutto il versante è stato rivestito, prima o successivamente alla realizzazione degli ancoraggi, con rete tipo TECCO
®, ad alta resistenza, posta in perfetta aderenza alla parete e debitamente posta in tensione secondo le specifiche del produttore.
Precedentemente alla posa della rete TECCO
®, la posa di un biofeltro biodegradabile e pre-seminato ha consentito un pronto rinverdimento della superficie, come già avvenuto su litologie similari, a garanzia della limitazione dei processi erosivi e del miglior inserimento paesaggistico dell’opera nel contesto urbano.